La storia della Cantina Villa Corniole affonda le radici nella fatica, passione e solidarietà. Tutto iniziò con Remo Pellegrini, un contadino della Valle di Cembra in Trentino, che insieme ai suoi amici fondò una cooperativa sociale intorno al 1950 per poter risollevare l’economia della valle, zona storicamente molto povera. La cooperativa permetteva a tutti di conferire le proprie uve, garantendo stabilità alle famiglie. In questo contesto crebbe Onorio pellegrini, figlio di Remo, che sviluppò una grande passione per l’uva e il vino. Desideroso di riscatto, Onorio decise da giovane di fondare una cantina privata per valorizzare la qualità e innovare: il suo obiettivo era far conoscere la Valle di Cembra al mondo intero attraverso i suoi vini. Partendo dal lavoro nei campi con i buoi, Onorio vide l’arrivo del primo trattore, simbolo di progresso. La vita di Onorio fu segnata da duro lavoro e sacrifici, ma con l’appoggio della moglie Maddalena, realizzò il suo sogno: Villa Corniole. Oggi, la cantina è condotta dalle figlie Sara, Linda e Sabina, che portano avanti con orgoglio la tradizione di famiglia, mantenendo vivi i valori di dedizione, qualità e rispetto per il territorio. Villa Corniole è il simbolo di un sogno realizzato: ogni bottiglia racconta la storia della Valle di Cembra, dei sacrifici e delle gioie della sua gente, esprimendo l’autentica ruralità alpina. La cantina rappresenta il successo di un bambino di campagna che, con determinazione, ha trasformato una visione quasi impossibile in una solida realtà, portando il nome della Valle di Cembra nel mondo.